La nube radioattiva arriva in Italia. Nessun rischio per gli esperti

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arconte73
view post Posted on 22/3/2011, 21:17




Entro pochi giorni la nube radioattiva passerà dall’Italia. Le radiazioni giungeranno nel nostro paese, ma secondo Giancarlo Torri, responsabile del Servizio Misure Radiometriche del Dipartimento nucleare dell’Ispra, non si rilevano rischi per la popolazione.

Solo qualche giorno fa, Vincenzo Ferrara, climatologo dell’Enea, aveva affermato che sarebbe stato altamente improbabile che le radiazioni dal Giappone potessero arrivare in Europa, perché si sarebbero dovute verificare condizioni meteorologiche particolari – che evidentemente si sono verificate.

Se, da una parte, non bisogna lanciare allarmismi inutili, dall’altra bisogna anche riportare ciò che sta succedendo e sollevare un legittimo dubbio. Tepco, la società di gestione dell’impianto nucleare di Fukushima, ha denunciato di aver rilevato alti livelli di radioattività anche in mare nei pressi della centrale e l’allarme per la contaminazione del cibo in Giappone è molto alto.

«Il valore della nube - dice Torri - dipende da quanto materiale radioattivo è uscito, da quanto sta in alto e da quali fenomeni di diluizione è influenzato». In ogni caso, secondo le informazioni rilasciate dall’Agenzia di Sicurezza Nucleare francese, la dose attesa, dovrebbe essere tra 1.000 e 10.000 volte meno di quella che arrivò dopo Chernobyl.

«Se anche dovesse verificarsi questa evenienza, non ci sarebbero problemi, perché il materiale radioattivo sarebbe estremamente diluito e quindi non vi sarebbero conseguenze per la salute». A dirlo è il ministro della Salute, Ferruccio Fazio.

In Italia sono già state prese dei provvedimenti. L’Ispra ha allertato tutte le Arpa italiane e Coldiretti ha bloccato le importazioni di cibo dal Giappone con data successiva all’11 marzo – il giorno del terremoto – per motivi precauzionali.

Inoltre, come prevedibile, anche il Governo corre ai ripari per quanto riguarda il referendum sul nucleare. Il ministro Romani ha dichiarato: «Al consiglio dei ministri di mercoledì faremo una dichiarazione di moratoria per un anno per quanto riguarda le decisioni e l'attivazione della ricerca dei siti per le centrali nucleari».

 
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