Le Fate dei 4 Elementi

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arconte73
view post Posted on 14/1/2010, 15:55






Le Fate dell'Aria: Vengono rappresentate come "creature alate"che spesso prendono le sembianze di splendide farfalle o di coloratissimi uccelli.Esse hanno la capacità di produrre dalla più dolce brezza al più violento uragano. Amano gli uomini creativi e, sotto forma di muse, donano loro l'ispirazione .

Tra le più conosciute ricordiamo: Le Sylphs e le Comeles.

Sylphs

Sono conosciute come elementari "spiriti dell'aria"chiamate anche Spose del Vento. Le leggende le descrivono come entità fatate con la capacità di trasformarsi da leggiadre fanciulle in terribili arpie.Risiedono tipicamente sulla cima delle montagne.

Comeles

Sono le responsabili di fenomeni atmosferici come nebbia e foschia. Una volta l'anno, in autunno, escono dalle loro grotte per celebrare "La sera del Destino", rito durante il quale si dice giocassero con il destino e la ragione degli uomini.

Le Fate dell'Acqua: Vivono tra le acque dei fiumi e delle sorgenti, in limpidi laghi e nelle profondità dei mari donando gioia agli umani con canti ammaliatori e seducenti danze.

Tra le più conosciute ricordiamo: le Ninfe, le Ondine, le Silfidi e le Pelne.

Moire o Parche

Erano tre Dee alle quali era connesso, secondo gli antichi, l'avverarsi del destino assegnato a ciascun uomo. I loro nomi erano: Clòto - che filava lo stame della vita - Làchesi - che lo svolgeva sul fuso - e Atropo - che, con lucide cesoie, lo troncava, inesorabile.


Ninfe

Si presentano sotto forma di giovani fanciulle delicate e luminose, immergersi nelle fresche acque di laghi e torrenti di montagna.Creature sensualissime.... alle quali era quasi impossibile resistere.

Nella mitologia greca e nella mitologia romana, divinità minori che personificavano le forze della natura e vivevano sui monti, nelle grotte e nelle sorgenti, nei boschi e negli specchi d'acqua, nei fiumi e nel mare; erano immaginate come fanciulle bellissime, appassionate di musica e danza; non immortali, erano però destinate a lunga vita. Il loro culto era strettamente associato al culto di Pan, loro amante, guida e compagno.

Driadi e Amadriadi

Le ninfe dei boschi e degli alberi erano chiamate driadi. Secondo antichissimi miti, ogni driade nasceva con un albero da custodire e viveva nell'albero stesso (nel qual caso era detta amadriade), oppure nelle sue immediate vicinanze. Poiché la driade moriva quando il suo albero veniva abbattuto, spesso il colpevole dell'abbattimento veniva punito dagli dei. Erano driadi Euridice, l'amata sposa di Orfeo, e Dafne. Altre ninfe terrestri erano le oreadi, ninfe delle montagne e delle grotte, tra le quali Eco, le napee, ninfe delle valli, e le alseidi, ninfe dei boschi.

Nereidi

Le nereidi, ninfe del mar Mediterraneo, erano le cinquanta avvenenti figlie di Nereo, vecchissimo dio marino, e della sua sposa, Doride. Vivevano nelle profondità marine, ma spesso salivano in superficie per aiutare marinai e viaggiatori, cavalcando delfini e altri animali marini. Le più famose erano Teti, madre dell'eroe greco Achille, Galatea, amata dal ciclope Polifemo, e Anfitrite, sposa del dio del mare Poseidone, accanto al quale è spesso raffigurata nei gruppi scultorei, su un cocchio trainato da tritoni. Altre ninfe delle acque erano le oceanine, figlie di Oceano, il grande fiume che scorre attorno alla Terra. Ninfa marina era Calipso, l'amante di Ulisse di cui canta Omero, che trattenne per sette anni l'eroe presso di sé e che lo liberò solo perché costretta da un ordine di Zeus, ma si lasciò morire di dolore per la sua partenza.

Naiadi

Erano dette naiadi le ninfe delle sorgenti, dei fiumi e dei laghi. Dotate di facoltà guaritrici e profetiche, erano considerate le nutrici della vegetazione e del bestiame, ed erano assai care a Pan e a Dioniso. Delle naiadi facevano parte le potameidi, ninfe dei fiumi, le pegee, ninfe delle fonti, e le limnadi, ninfe delle acque stagnanti. Proprio a causa dello stretto rapporto con alcune forme misteriose degli esseri presenti in natura, il termine "naiade", così come "ninfa", passò in seguito nella terminologia scientifica a indicare gli stadi giovanili nella vita degli insetti.

Esperidi

Ninfe erano anche le tre esperidi, Egle, Aretusa e Ipertusa, figlie del titano Atlante o di Espero, la stella della sera. Aiutate da un drago, custodivano un albero dalle mele d'oro, che la dea Era aveva ricevuto in dono da Gea, la madre Terra. Una delle dodici fatiche di Eracle consistette nel rubare quelle mele.

Camene

Nella mitologia romana erano dette camene le ninfe delle acque, talvolta identificate con le Muse; avevano il dono della profezia. Secondo il mito, una di loro, Egeria, fu consigliera di Numa Pompilio, secondo re di Roma, nella sua attività di legislatore.



Ondine

Creature assai simili alle Ninfe, vivono sperdute in mari ed Oceani. Le Ondine, alle prime luci dell'alba o alle tarde ore del tramonto, possono apparire agli esseri umani con sembianze di Sirene o di bianca spuma. Silfidi

La leggenda narra che fossero giovani fanciulle con la capacità di conoscere passato e futuro ma non il presente.

Si nascondono in celati cespugli di rose bianche avvolte in vesti argentate, cantando dolcissime nenie.Non era difficile scorgerle danzare leggiadre nelle giornate di pioggia ma una volta accortesi di essere state scoperte scomparivano improvvisamente assieme al loro cespuglio di rose selvatiche.

Pelne

Vengono anch'esse rappresentate come creature dell'acqua trasformate da un sortilegio in verdi colombe. Se inseguite, si affrettavano a raggiungere le rive rocciose dalle quali provenivano per poi tramutarsi in giovani e bellissime donne dalla voce melodiosa. Nei loro nostalgici canti, esse erano sempre in cerca di un fine che avrebbe dato loro la possibilità di non dover più essere ne donne ne colombe.

Le Fate dellaTerra:Rappresentano la forza e la natura,risiedono tra rocce e caverne o nei meandri della terra.Hanno il compito di mantenere integra la struttura fisica del terreno.Essendo legate alla terra erano solite regalare oro o altri metalli preziosi agli umani.




Le Fate del Fuoco: Dimorano tra le fiamme di un fuoco o tra le scintille dei lampi; sono mutevoli di natura e qualora dovessero sentirsi offese possono diventare terribilmente ostili.

Tra le più conosciute menzioniamo: le Fiammelle e le Salamandre.

Fiammelle

Si presentano come sfere infuocate e sono in grado di mutare le proprie dimensioni. Fra tutte le Fate sono le più forti ed energiche; senza di loro infatti il fuoco non potrebbe esistere.

Salamandre

Sono completamente differenti dalle creature con lo stesso nome . Le si descrive come creature agili e snelle , che abitano in prossimità dei vulcani in attività hanno l' aspetto di lingue di fuoco o di sfere luminose vaganti nell' aria. Essendo intimamente legate al fuoco è possibile contattare le Salamandre in zone vulcaniche o in località desertiche.

Bisognerà rivolgersi verso Sud meditando su simboli legati al fuoco.

L' ora è il mezzogiorno. Per proteggersi è necessario munirsi di acqua caricata con la benedizione.





 
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