Meta Visione

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arconte73
view post Posted on 6/12/2009, 19:25






Le visioni mentali non sono una novità per la scienza. Tanti studi hanno stabilito che alcuni soggetti in particolari stati mentali hanno tali visioni. Giovanna D'Arco, per esempio aveva delle visioni. Il punto è che i psicologi in generale, e in particolare i psichiatra, tentano di liquidare tale fenomeno, come sintomo di schizofrenia. In altre parole le persone che affermano di avere visioni sono considerate pazze. A parte che bisognerebbe meglio definire lo stato di pazzia, per non incorrere nell'errore di classificare pazzia, tutto ciò che sfugge alla nostra comprensione.

Diversamente, quello che la scienza dovrebbe studiare è il fenomeno in sé, e tentare di stabilirne le regole. E, non è da escludere che un individuo con disturbi mentali possa manifestare uno stato alterato della mente, capace di attivare funzioni del cervello attualmente sconosciute. Dimostrando così, che la mente possiede capacità inesplorate.

A sostegno di tale tesi, è superfluo ricordare, che quasi tutti i santi della storia e i mistici, hanno dichiarato di avere visioni. Ultimo in ordine cronologico: padre Pio. Penso che nessuno studioso, azzarderebbe affermare che padre Pio sia stato pazzo.

Quindi, invece di liquidare tutto come sintomo di disturbo mentale, bisognerebbe iniziare una seria ricerca per comprendere i meccanismi. Tale studio potrebbe proiettare il genere umano verso nuovi e inesplorati confini. Inoltre l'indagine strumentale potrebbe verificare la fondatezza del fenomeno ..... diversamente da altri fenomeni in cui l'indagine strumentale non sempre è possibile sia perchè non disponiamo delle necessarie apparecchiature sia per la complessità stessa del fenomeno, quale Per esempio l' OBE. Questo perché è molto più complesso stabilire se una persona effettivamente è uscita fuori dal corpo. Mentre con le visioni, la mente comunque produce una attività elettrica misurabile con gli opportuni strumenti.

Le visioni sono quasi sempre spontanee, ma esistono soggetti che attraverso particolari esercizi di contemplazione..... particolari tecniche di rilassamento, e altro che non saprei definire con la parola scritta perchè impossibile, sono in grado di attivare la meta-visione. E' considerando che qualsiasi attività della mente produce energia, non sarebbe difficile poter individuare ed isolare tale forma di energia, e farne materia di studio.

Quello che so della facoltà delle visioni, parte dalla mia esperienza diretta, e quindi non sono in grado di verificare se anche altre persone siano in grado di svilupparle, oppure siano in grado di produrre tale "fenomeno", dal momento che per provarlo, occorrono risorse non indifferenti, che solo una grande struttura scientifica può impiegare.

Né sono in grado di dire, se tale facoltà sia innata, oppure può essere indotta usando tecniche appropriate. Quello che so, è che un giorno ero sul letto, raccolto e avvolto da un grande richiamo spirituale, tanto che persi la cognizione del tempo e dello spazio, incominciando a vedere dei bagliori che partivano dalla parete di fronte fino ad invadere l'intero campo visivo. Attraverso quel bagliore incominciai a vedere scene di vita molto antiche, e di luoghi sconosciuti. Trovo inutile raccontare ogni cosa che ho visto, anche perchè tante cose sono diverse da come le conosciamo.

Passato lo smarrimento e lo stupore di quanto avevo visto, mi resi conto che attraverso quel particolare stato d'animo ...... mentale, riuscivo ad andare a cinema senza acquistare il biglietto. Tutto questo accadde che avevo solo 16 anni, anche se devo ammettere che di cose strane ne accadevano periodicamente. Ma mai come quella volta.

Avendo una discreta esperienza di certi fenomeni, compresi subito che involontariamente avevo aperto una nuova porta nella mia mente ...... e, nella mia anima. Così tutti i giorni, ed in particolare prima di addormentarmi, creavo quel particolare stato mentale che mi permetteva di vedere scene di vita di un mondo e dimensione oltre di noi.

La mia domanda è sempre la stessa: ci sono altre persone che vivono la mia stessa esperienza??

Da piccolo, diversamente dagli altri bambini, invece di giocare come facevano gli altri bambini, , ero trasportato da quella sensazione spirituale che mi spingeva ad imitare il parroco della mia parrocchia nell'atto di celebrare la messa. Quello che mi attirava, non era un richiamo religioso, ma qualcosa di molto più profondo: mi attirava la solennità di quel rito, rivolto a qualcosa di grande, che sentivo molto forte in me, come se ne fossi parte, e ne conoscessi il senso ..... l'origine ..... la potenza.

Ma, tutto questo non è sufficiente a mantenere intatte le percezioni e quel richiamo verso qualcosa oltre di noi, dato che con il tempo ...... diventando adulti, tali percezioni si perdono, man mano che si è assorbiti dalla cultura e da tutto ciò che è intorno a noi. Non accade, se oltre a ciò che è innato in noi, si manifestano fenomeni che segneranno per sempre la nostra vita. Per esempio vedere per circa un mese tutte le sere, delle presenze ai piedi del mio letto. Tale forte esperienza, di cui anche un bambino, è in grado di comprendere di essere stato testimone di un evento oltre l'umano, diventa un forte collante, che si va a saldare a quel richiamo e percezioni di cui parlavo prima. Tutto questo, e ciò che si è susseguito lungo il corso della mia vita ..... mi hanno dato quella consapevolezza e forza d'animo, da farmi affermare che la certezza di altri mondi e dimensioni oltre di noi, è l'unica vera certezza che ho in questa vita.

Lo scopo di tale narrazione, non è quello di convincere alcuno, anche perchè noi vediamo solo quello che siamo. Invece, vuole essere un conforto e insieme un incoraggiamento per coloro che avvertono una grande spiritualità e la forte percezione di qualcosa oltre di noi. E, forse il conforto di credere di non essere solo, in un mondo che sento non appartenermi.

I nativi d'America, per comunicare inviavano segnali di fumo, noi usiamo il telefonino. Io so che c'è un diverso modo: usare il potere del nostro spirito.

La scienza dovrebbe porsi il problema, che la fisica così come la conosciamo, è solo una, delle tante possibili varianti, e che quindi non è in grado di dare tutte le risposte di ciò che esiste intorno a noi, e cosa realmente siamo. Per questo è essenziale che la comunità scientifica, modifichi il suo atteggiamento ponendosi davanti a certi problemi con una diversa visione d'insieme.

21- sett. 2002- Mistic.it

tratto da http://www.mistic.it/casidelloltre/metavisione.htm



Vita Oltre La Vita

Di Adriana Velardi, “Near-Death Experiences: prospettive di interpretazione”, Associazione Klären, Bologna, 1999).

Il fenomeno denominato Near-Death Experiences (NDE) oppure Stato di Pre-Morte (SPM) o Esperienze di Pre-Morte (EPM), solitamente si verifica nei soggetti che dopo aver avuto un trauma fisico che avrebbe dovuto portarli alla morte (a causa di arresto cardiaco spontaneo, di un grave incidente, o durante un intervento chirurgico) sono sopravvissuti.

Moltissime di queste persone, in tali occasioni sono state dichiarate clinicamente morte, perchè oltre ad avere il battito cardiaco totalmente assente, non presentavano più alcuna attività cerebrale (EEG). Ciononostante, inspiegabilmente, dopo svariati minuti (a volte anche ore, vedi caso Rodonaia in “La pagina degli amputati), una volta tornati alla vita, riferiscono ai medici, agli infermieri, ai parenti e agli amici dei ricordi straordinari: mentre erano “clinicamente morti”, avevano continuato ad avere la percezione visiva e sonora di quello che stava accadendo attorno a loro ed anche in luoghi molto distanti da quello in cui era stato collocato il corpo. Più precisamente, una volta “risvegliati”, hanno descritto dettagliatamente quello che avevano fatto e detto i primi soccorritori e poi gli infermieri ed i medici, mentre tentavano di rianimarli, ed anche ciò che amici e parenti compivano, dicevano o pensavano, mentre si trovavano all’interno delle rispettive abitazioni o al lavoro.

Negli ultimi trentacinque anni, a livello mondiale, l’interesse per queste esperienze in ambito scientifico è stato sollevato da Raymond A. Moody (precedentemente altri studiosi se ne erano occupati - in particolare Frankl e Potzel - mostrando però maggiore interesse nei confronti dell’evento morte e non per l’esperienza premortale), egli è ritenuto il massimo divulgatore degli studi sulle NDE.

Moody fu il primo a raccogliere dati sulle NDE, rendendoli pubblici durante le sue conferenze e tramite i suoi libri; il primo libro, “La Vita Oltre La Vita”, è ancora oggi un testo fondamentale per tutti coloro che si sono occupati e si interessano del fenomeno. In “La Vita Oltre La Vita” Moody lanciò una sfida a tutti gli studiosi di medicina, a cui chiedeva di impegnarsi maggiormente nelle ricerche concernenti le esperienze vissute in punto di morte (Raymond Moody, è nato in Georgia nel 1944; nel 1969 si è laureato in Filosofia e successivamente in Medicina e in Psichiatria. Ha insegnato per tre anni etica, logica e filosofia del linguaggio alla East Carolina University.

Ha anche insegnato Psicologia al Western Georgia State College di Carrollton, un istituto che ha un reparto di psicologia in cui si enfatizza lo studio del paranormale. Il Western Georgia State College, non ignora la terapia cognitiva, ma su volere del suo fondatore William Roll, sin dagli anni Sessanta organizza corsi sui fatti inspiegabili, tra essi vi sono corsi sull’astrologia, sulle esperienze di Pre-Morte, sui fantasmi, unitamente a quelli sull’ipnosi, sull’auto-ipnosi e sulla moderna psicoterapia sciamanica. Attualmente è titolare della Cattedra “Bigelow” per gli Studi sulla Coscienza di Las Vegas).

Da allora molti studiosi si sono cimentati in questa ricerca e, mentre i non addetti ai lavori erroneamente pensano che essa sia relegata al pensiero esoterico o occultista, in realtà la questione è dibattuta soprattutto in ambito accademico e le rare volte che sono state prese in esame tesi esoteriche, lo si è fatto per invalidarle. I più agguerriti contro le tesi esoteriche sono i parapsicologi che, pur ammettendo l’esistenza di fenomeni paranormali, sono impegnati a cercarne le cause scientifiche per poterli riprodurre in laboratorio, seguendo i canoni della scienza empirica.

FASI CARATTERISTICHE DEL FENOMENO NDE

Di seguito vengono descritti i vissuti (ovvero le esperienze soggettive, simili tra loro, dei soggetti che hanno sperimentato la NDE.) e che sono maggiormente tenuti in considerazione dai ricercatori di tutto il mondo che operano in ambito medico, farmacologico, psichiatrico, psicologico, psicofisiologico e parapsicologico.

Per alcuni studiosi la presenza di uno o più di tali elementi è sufficiente per determinare la NDE, mentre per altri sono valide le fasi evidenziate dal test elaborato da Bruce Greyson.

Sensazione della morte

Molte persone non realizzano immediatamente che l’esperienza che stanno vivendo ha a che fare con la morte. Raccontano d’essersi trovate a fluttuare al di sopra del loro corpo, d’averlo guardato a distanza e d’avere improvvisamente provato paura e/o imbarazzo. In questa situazione arrivano a non riconoscere come proprio il corpo che vedono dall’alto, spesso la grande paura iniziale cede il posto alla chiara consapevolezza di quanto sta accadendo. Mentre si trovano in questo stato, le persone sono in grado di comprendere quello che medici ed infermieri si comunicano, anche se non hanno alcuna cultura medica, ma quando tentano di parlare con essi o con altre persone presenti, si rendono conto che nessuno riesce a vederli né a sentirli. Allora cercano di attirare l’attenzione dei presenti toccandoli, ma quando lo fanno, le loro mani passano direttamente attraverso il corpo del medico o infermiera. Dopo avere tentato di comunicare con gli altri, generalmente provano un maggiore senso della loro identità, e a questo punto la paura si trasforma in beatitudine, ed anche in comprensione.

Senso di pace e assenza di dolore

Finché la persona resta nel suo corpo può vivere un’intensa sofferenza, ma quando lo abbandona sopravviene un grande senso di pace e di assenza del dolore.

Il tunnel

Questa esperienza solitamente subentra dopo che è stata sperimentata quella dell’abbandono del corpo (fisico). La persona si trova di fronte ad un tunnel, oppure davanti ad un portale e si sente spinta verso le tenebre. Dopo avere attraversato questo spazio buio, entra in una luce splendente. Alcune persone invece di entrare nel tunnel dicono d’essere salite lungo una scalinata. Altri hanno affermato d’avere visto delle bellissime porte dorate, che indicano il passaggio in un altro regno.

Alcuni soggetti hanno dichiarato che, nell’entrare nel tunnel, hanno sentito un sibilo o una specie di vibrazione elettrica oppure un ronzio. L’esperienza del tunnel non è una particolare scoperta degli attuali ricercatori, infatti già nel quindicesimo secolo, Hieronymus Bosch nel dipinto che ha per titolo “Visioni dell’aldilà: Il paradiso terrestre - L’Ascesa all’Empireo”, descrive quello che solitamente racconta chi ha vissuto una NDE.

Gli Esseri di Luce

Una volta superato il tunnel, generalmente la persona riferisce d’avere incontrato degli “esseri” che brillano di una stupenda luce, che permea ogni cosa e riempie il soggetto d’amore. In questa dimensione, luce e amore sono la stessa cosa; la luce è descritta come molto più intensa di qualsiasi altra conosciuta in Terra, non è accecante ma è calda, stimolante, viva.

Oltre alla intensa luce, molte persone raccontano di avere incontrato amici o parenti (precedentemente deceduti) contraddistinti da corpi luminosi ed eterei; di avere visto bellissime scene pastorali e città fatte di luce la cui grandiosità è indescrivibile.

In questa situazione la comunicazione non si svolge come al solito a parole, ma “telepaticamente”, è una comprensione immediata.

Il Supremo Essere di Luce

Dopo avere incontrato diversi esseri di luce, generalmente, la persona “clinicamente deceduta”, incontra un essere che definisce il “Massimo Essere di Luce”. Chi ha avuto un’educazione cristiana spesso lo identifica con Dio o Gesù; coloro che professano altre fedi lo chiamano Buddha o Allah. Gli atei riferiscono che non si tratta di Dio e neppure di Gesù, ma è un essere sacro. Tutte le persone dichiarano che si tratta di un essere che emana amore e comprensione assoluti. Quasi tutte le persone dicono di avere desiderato di restare per sempre con lui, desiderio che però non può essere soddisfatto e, solitamente, uno degli esseri di luce (parenti defunti ecc.) o il Massimo Essere di Luce, dopo che il soggetto ha riesaminato la sua intera vita, lo invita (o gli ordina) di rientrare nel suo corpo terreno.

Visione panoramica della vita

Quando ciò avviene non vi sono più contorni materiali, ma solo una visione panoramica a colori e a tre dimensioni, di ogni singola azione compiuta dal soggetto in stato di NDE, durante la vita. Solitamente questa situazione si verifica nella prospettiva di una terza persona, non si svolge nel tempo da noi conosciuto ma l’intera vita del soggetto è presente contemporaneamente. In questa condizione si rivedono le azioni buone e cattive compiute fino a quel momento, e si percepisce immediatamente l’effetto che esse hanno procurato sul prossimo. Durante tutto il tempo in cui il soggetto riesamina la sua vita, l’Essere di luce gli resta accanto, gli pone delle domande (ad esempio che cosa ha fatto di bene nella sua vita), l’aiuta a compiere la revisione e a sistemare (in prospettiva) tutti gli eventi della sua vita.

Le persone che hanno vissuto una NDE si convincono che la cosa più importante della vita è l’amore, seguito (per la maggior parte di loro) dalla Conoscenza. Mentre i sopravvissuti rivedono i momenti della loro esistenza in cui hanno imparato qualcosa, l’Essere di luce sottolinea che, oltre all’amore, una delle cose che si può portare con sé al momento della morte è la conoscenza. Generalmente quando la persona torna in vita, ha un gran desiderio di approfondire le sue conoscenze intellettuali, spesso diventa un avido lettore anche se, nel suo recente passato, non amava studiare, oppure si iscrive a corsi che gli permettono di approfondire argomenti da lui mai prima trattati.

Rapida ascesa al cielo

Non tutte le persone che hanno vissuto una NDE fanno l’esperienza del tunnel, alcune invece raccontano d’essersi sentite fluttuare, di essere salite rapidamente al cielo e di aver visto l’universo dalla stessa prospettiva dei satelliti e degli astronauti.

Riluttanza a tornare in vita

L’esperienza di Pre-Morte è talmente piacevole che molte persone non vorrebbero tornare indietro e, spesse volte, sono molto adirate con i medici che le hanno fatte ritornare. E’ però una reazione momentanea e, solitamente dopo una settimana (anche se rimpiangono lo stato di beatitudine vissuto durante la NDE), sono felici d’avere avuto l’opportunità di continuare a vivere. La maggior parte delle persone riferisce che, se avesse dovuto pensare solo a se stessa, sarebbe rimasta nell’altra dimensione. Tutti dichiarano che sono ritornati per amore dei loro bambini oppure per i genitori o i coniugi.

Differente percezione spazio - temporale

Tutte le persone che hanno sperimentato l’esperienza di Pre-Morte raccontano che in quella dimensione il tempo è notevolmente compresso e assolutamente diverso da quello segnato dagli orologi; spesso viene descritto come l’esperienza o il senso dell’eternità. Durante la NDE, generalmente i confini imposti dallo spazio nella vita quotidiana scompaiono. Infatti, se la persona (ritenuta da medici ed infermieri morta) vuole recarsi in uno specifico posto, può farlo semplicemente pensando di esservi.

Alcuni soggetti hanno riferito che, mentre si trovavano fuori dal corpo ed osservavano il lavoro svolto dai medici nella sala operatoria, se volevano vedere i loro parenti, era sufficiente che desiderassero spostarsi nella sala d’aspetto o raggiungere l’abitazione o il luogo in cui si trovavano.

12- Aprile 2001- Mistic.it

tratto da http://www.mistic.it/casidelloltre/metavisione.htm

L'Altro volto della realtà

Per iniziare l' esercizio che verifichi le vostre potenzialità in tema di metavisione, bisogna creare le condizioni ambientali, oltre a possedere una spiccata predisposizione. La temperatura nella stanza deve infondere uno stato di benessere, inoltre non devono filtrare rumori fastidiosi, ed essere completamente al buio.

Per iniziare, distendersi supino preferibilmente su un letto e incominciare a vagare con la mente nel vuoto in cerca di un equilibrio che vi induca serenità e neutralità di pensieri. Nel contempo esaminate con la mente il vostro corpo incominciando dalla punta dei piedi, zona per zona, con molta calma.

(Raggiungere la neutralità mentale non è facile).

Continuate a seguire mentalmente le zone del vostro corpo cercando di rilassarvi fino a provare la sensazione di galleggiare nel vuoto. Di tanto in tanto portate lo sguardo al centro della parete concentrandovi su un punto immaginario evitando di abbassare le palpebre. So che non è facile tenere gli occhi fissi su un punto per molto tempo, ma voi dovete concentrarvi per farcela.

Se ogni cosa è svolta nel modo giusto, dovreste incominciare a vedere fasci di ombre che dal centro della parete avanzano verso di voi, ingrandendosi e aumentando di luminosità man mano che si avvicinano, fino ad invadere l'intero campo visivo. Per poi svanire, e ripartire dal punto centrale della parete.

Se vi trovate a questo punto significa che siete un soggetto che fino a quel momento ignorava di possedere una spiccata capacità di metavisione. Continuando in tale pratica, gradualmente acquisirete uno stato di alterazione mentale prossimo alla visione.

Ora avvertite il vostro corpo leggero come una nuvola, pronto a librarsi in qualsiasi punto della stanza. I fasci di luce si fanno più densi e luminosi, e ovunque volgete lo sguardo trovate sempre fasci di luce che da un determinato punto, avanzano verso di voi , fino ad avvolgervi tutto. A questo punto, La stanza è densa di ombre luminose, come se foste avvolti in una nebbia azzurrognola, e i contorni di tutte le cose che vedete intorno sono luminosi. In questo momento riuscite a vedere lo spettro energetico della materia.

Continuate a seguite il vagare del bagliore, e cercate di fermare la luce al centro della parete di fronte a voi, e vi accorgerete, che tra quel bagliore appariranno delle immagini non riconducibili a nessuna esperienza dell'attuale vita. Se questo accade, significa che nella vostra mente si è aperta una nuova porta su un mondo oltre di noi.

Riportando lentamente lo sguardo al centro della parete, immaginate di vedere uno schermo come al cinema. Da questo momento in poi, incominciate a contare da dieci a zero, ordinando che allo scadere dello zero, sullo schermo dovranno apparire le immagini delle vostre precedenti esistenze.

Se allo scadere dello zero non appare nulla, sempre con molta calma, ripetete di nuovo il conteggio, ma questa volta evitate di abbassare le palpebre e dopo poco vedrete davanti ai vostri occhi una intensa luce che gradualmente, formerà sullo schermo scene di vita e di luoghi mai conosciuti prima. Credetemi anche se non vi riconoscerete in quelle scene, sono sicuramente momenti di esistenze che vi appartengono.

Se siete riusciti in ciò, da questo momento siete più forti psichicamente perchè avete constatato che è possibile oltrepassare la soglia della della vostra mente ..... attuale esistenza. Ora sapete di aver aperto una porta che ignoravate esistesse e di aver compreso il meccanismo per entrare.

Quello che vedrete vi sbalordirà a tal punto che non vorreste più smettere. Vedrete scene di vita preistorica di milioni e milioni di anni fa, incluso l' era dei dinosauri e vi renderete conto che contrariamente a ciò che afferma la scienza l' uomo già esisteva. Vedrete enormi masse che attraversano passaggi montuosi, e tante altre cose indescrivibili. Almeno è quello che credo. Nel senso che dovreste vedere più o meno le stesse cose che ho visto io, ma di questo non ho alcuna certezza dato che le epoche potrebbero essere diverse: cioè riconducibili alla storia personale.

Tale esercizio va praticato almeno una volta al giorno e per la prima settimana non più di un' ora, in un orario da voi preferito.

Con il passar dei mesi vi accorgerete che oltre ai benefici fisici, acquisirete una maggiore nitidezza visiva e molte cose del tratto del vostro viso cambieranno, inoltre il colore del bianco degli occhi diventerà celeste, ma questo solo quando la soglia della vostra concentrazione si alzerà. Ed è possibile che oltre ai 5 sensi ne acquisirete di nuovi.

Tali risultati variano a seconda del soggetto, comunque in tre mesi chiunque ne abbia le possibilità e' in grado di stabilire un vero contatto con il lato più profondo e misterioso della mente ..... una porta verso un mondo più grande.

Raccomandazioni:

Non sforzate la vista oltre certi limiti;

non siate ansiosi di raggiungere al più presto dei risultati, dato che l'ansia allontanerà i tempi di apprendimento.

La prima settimana non superate il tempo di un ora per ogni esercizio.

Potete contattarmi per maggiori informazioni, ed eventualmente mi piacerebbe essere informato dei risultati ottenuti.


tratto da http://www.mistic.it/casidelloltre/metavisione.htm

Tecnica che utilizzo per catturare le immagini dall'aldilà.

Tecnicamente occorre:

Un programma che trasformi in spettrogramma visivo le onde sonore: ce ne sono diversi, ma non tutti danno i risultati che speriamo. Keith Clark ne consiglia tre di cui uno non è più reperibile ed è però il migliore (spectrogram v.15 by Visualization Software, è quello che uso io, l'ho trovato grazie all'interessamento di alcuni amici). Gli altri due sono:

SpectraPlus 5 by Pioneer Hill Software (a pagamento).

Link

Sound Software Spectrograph by Sound Software (gratuito)

Link

Tengo a precisare che bisogna tarare i programmi scegliendo le opzioni più adatte e bisogna dimensionare le finestre in modo che non siano troppo lunghe, altrimente si perde la proporzione dei volti. Bisogna avere pazienza, esercitarsi su diverse opzioni, ognuno deve trovare le sue, non è facile consigliare. Provate, provate, provate. Ovviamente collegate un buon microfono al pc e poi registrate da una radio ad onde corte. Anche qui la frequenza giusta dovete cercarla facendo prove continue, anche alzando ed abbassando il volume lo spettrogramma cambia di intensità. Anche qui entra in gioco il tocco personale, perchè credo che anche le nostre sensibilità individuali influiscano sui risultati. Comunque dal sito di Keith Clark (www.itcbridge.com) potete scaricare istruzioni dettagliate in formato html. (in inglese, vi dò il link diretto qui). In queste istruzioni troverete indicazioni sui parametri da utilizzare ma vi consiglio di trovare i vostri.

Personalmente ho trovato un altro programma gratuito che pare promettente (overtone analyzer), scaricabile qui. Non l'ho provato a fondo per cui non posso garantire nulla, sperimentate voi stessi e fatemi sapere.

Quando nello spettrogramma (che scorre davanti ai vostri occhi) vedete qualcosa di interessante, come un volto ben definito (se ne presentano molti insieme), dovete fermare il programma, salvare l'immagine dello spettrogramma (alcuni dei programmi sopra menzionati ne danno la possibilità, altrimenti fate uno screenshot premendo il tasto stamp in alto a destra della tastiera del pc) e poi tresferite l'immagine in un programma di grafica.


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Un buon microfono da collegare al computer (uso un samson con mixer incorporato, ottimo)


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Una radio sintonizzata sulle onde corte. La frequenza è personale, giocateci un pò fino a trovare lo spettrogramma migliore, con la giusta tonalità di luci ed ombre.


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Un buon programma di ritocco fotografico come Photoshop o Adobe Fireworks. Ritagliate l'immagine che vi interessa e filtratela. Io le porto dapprima in bianco e nero e poi le equalizzo provando e riprovando i diversi filtri fotografici fino a renderle al meglio.


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Spero di essere stata abbastanza esauriente, però vi consiglio vivamente di consultare anche le spiegazioni che vengono date nel sito di Keith Clark, nel quale, tra l'altro, è in atto un esperimento per catturare le psicoimmagini a cui tutti coloro che lo desiderano possono partecipare. Purtroppo il sito è in inglese.

Ricordo a tutti voi, se volete provare, che sono necessarie costanza, pazienza e amore. Predisponetevi a provare con animo sereno e solo per scopi di crescita spirituale, per diffondere lo splendido dono delle prove della realtà della vita oltre la morte tra coloro che vivono pensando che la nostra sola vita sia "qui e ora" e si comportano di conseguenza, soffrendo a volte i molti mali che nascono dal nichilismo e dalla perdita di speranza, come la depressione, l'ansia, la perdita di gioia, l'egoismo e l'attaccamento eccessivo ai futili beni terreni.


tratto da http://www.metafonicamente.it/tecnica_metavisione.html

 
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