Teoria del complotto sulle scie chimiche

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arconte73
view post Posted on 18/5/2009, 19:46





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Scie che sarebbero compatibili con le scie chimiche descritte dai sostenitori di questa teoriaLa teoria del complotto sulle scie chimiche (inglese: chemtrails) sostiene che alcune scie visibili nell'atmosfera terrestre siano agenti biologici o chimici spruzzati ad alte altitudini per motivi sconosciuti all'opinione pubblica. Vi sono numerose versioni della teoria che propongono diverse spiegazioni e motivazioni, in modo analogo alla modalità di diffusione delle leggende metropolitane.

Tale teoria del complotto, tuttavia, non ha mai trovato alcun credito nell'ambito della comunità scientifica, in quanto risulta priva di riscontri oggettivi. Le scie che i sostenitori della teoria identificano come "scie chimiche" sono normali scie di condensazione (inglese: contrails), che in determinate condizioni atmosferiche assumono un aspetto inconsueto .

Il supposto rilascio di scie chimiche non deve essere confuso con la tecnica detta cloud seeding (inseminazione delle nubi), che consiste nello spargere ioduro d'argento sulle nubi per stimolare le precipitazioni piovose.



Ipotesi sulle caratteristiche delle scie chimiche
Alcune presunte scie chimicheI sostenitori di queste teorie sottolineano generalmente che esse apparirebbero diverse dalle normali scie di condensazione, delle quali non avrebbero la consistenza e le proprietà note. In particolare, le scie chimiche tenderebbero a persistere più a lungo, allargandosi pian piano invece di scomparire. Generalmente ritengono che siano formate da sostanze chimiche (anche di tipo biologico) rilasciate su aree popolate per qualche motivo complottistico. La motivazione più di frequente ipotizzata è il tentativo di modificazioni climatiche. Altre motivazioni ipotizzate chiamano in causa esperimenti governativi o militari, attacchi terroristici, operazioni di corporazioni private, tentativi di condizionamento psicologico tramite agenti psicoattivi o addirittura il tentativo di frenare l'esplosione demografica mondiale, eliminando quattro miliardi di persone.

In un articolo dal titolo "The Chemtrail smoking gun" di Bruce Conway, si suggerisce che le scie chimiche siano l'implementazione di una strategia suggerita del 1992 dalla National Academy of Science, nello studio "Policy Implications of Greenhouse Warming";in particolare, riguarderebbero un progetto segreto per mitigare il riscaldamento globale.

La teoria delle scie chimiche apparentemente è stata elaborata nella seconda metà degli anni novanta, e ha subito trovato eco mediatica su programmi televisivi, radiofonici e su pubblicazioni riguardanti il cospirazionismo, nonché numerose interrogazioni parlamentari in diversi paesi, come l'Italia. Secondo Jeff Rense, che con Art Bell conduce un programma radiofonico sui misteri "le scie chimiche inizialmente sembrano normali scie, ma sono più spesse e si estendono per il cielo in forma di X o #. Invece di dissiparsi rapidamente, si allargano e si diramano. In meno di 30 minuti si aprono in formazioni che si uniscono tra loro formando un sottile velo di finte nuvole simili a cirri che rimangono per ore."

Molti sostenitori delle scie chimiche non sono economicamente in grado di condurre analisi sulle scie nel momento dell'emissione in volo; tuttavia un sostenitore di tale teoria cospirazionista, lo statunitense Clifford Carnicom, sostiene di aver analizzato campioni di aria raccolti al livello del suolo in seguito ad operazioni di rilascio di scie chimiche. Ha affermato di aver trovato alluminio e bario in queste polveri, che sarebbero state ottenute tramite precipitazione elettrostatica. Queste affermazioni non hanno avuto alcun riscontro, in quanto Carnicom non ha mai messo a disposizione di istituzioni terze i campioni, né ha esposto i metodi con cui avrebbe svolto le prove.

Le scie chimiche sono menzionate anche nello Space Preservation Act del 2001, presentato dal rappresentante del Congresso Dennis Kucinich, dove compare in una lista di "sistemi d'arma esotici" da bandire. I sostenitori della teoria presentano questa lista come un riconoscimento ufficiale della possibilità di un tale sistema d'arma, in quanto il termine è effettivamente presente in questo documento ufficiale del Congresso statunitense; il termine "scie chimiche" era presente in un paragrafo che elencava una serie di armi inesistenti o dai nomi improbabili, paragrafo poi tolto da una successiva versione del 2003. In entrambi i casi la legge non fu approvata.


Caratteristiche delle scie di condensazione

Le scie di condensazione sono strisce nuvolose inizialmente sottili che, successivamente, si allargano formando ampi nastri che si sfioccano lateralmente. Sono generate dal passaggio di aeromobili, e sono costituite da prodotti di condensazione e successiva solidificazione del vapore acqueo. Vengono suddivise in:

scie di gas di scarico: sono dovute al rapido raffreddamento dei gas di scappamento dei motori, i quali immettono nell'atmosfera, già molto umida, una quantità di vapore acqueo e nuclei di condensazione sufficienti a provocare il fenomeno. La temperatura dell'aria più favorevole è quella compresa fra i -25 ed i -40 gradi Celsius. Questo tipo di scie, che sono le più persistenti, possono formarsi anche ad umidità relative pari allo 0%, a patto che la temperatura sia sufficientemente bassa.
scie di convezione: sono dovute a moti convettivi che si manifestano sulla scia dell'aeromobile quando questo vola in aria molto umida e instabile. La temperatura dell'aria più favorevole è quella compresa fra 0 °C e -25 °C. Non si manifestano immediatamente dietro l'aereo, occorrendo un certo intervallo di tempo prima che l'aria calda immessa nell'atmosfera si porti al livello di condensazione.
scie di origine aerodinamica: le meno persistenti, sono dovute all'espansione dell'aria, provocata dal veloce moto di un aereo, quando vola in atmosfera molto umida. La temperatura dell'aria più favorevole è compresa tra 0 °C e 10 °C.
I sostenitori della teoria fanno sovente leva su quanto riportato dalla NASA: «le scie di condensazione si formano solitamente ad alta quota (generalmente al di sopra degli 8000 metri), dove l'aria è estremamente fredda (generalmente al di sotto di -40 °C). Altri [tipi di] nuvole si possono formare ad altitudini molto varie, dalla prossimità del suolo, come la nebbia, a quote estremamente elevate, quali quelle dei cirri.». Tuttavia si tratta di una descrizione divulgativa che vuole dare una sintesi relativa del fenomeno.


Analisi scientifiche sull'esistenza delle scie chimiche
Scettici, tra cui il Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal statunitense ma anche scienziati, esperti meteo, piloti, affermano che le scie di condensazione mostrano una gran varietà di aspetti e persistenza e che le descrizioni e le fotografie delle supposte chemtrail sono in realtà in linea con quelle delle normali scie di condensazionene spesso corrispondono anche a rotte aeree note.

Nessun sostenitore della teoria ha ancora fornito delle analisi delle scie prese direttamente in aria; al contrario, fin dagli anni venti vengono effettuati studi sulle scie di condensazione. Quindi, la loro esistenza e spiegazione sono ampiamente comprovate, mentre la supposta chimicità delle scie è allo stato attuale ancora un'ipotesi.

Numerose altre obiezioni vengono mosse a livello concettuale alla teoria:

sarebbe necessaria una massiccia operazione di copertura con migliaia di persone coinvolte in una moltitudine di mansioni; una operazione su scala così vasta è organizzabile con molta difficoltà.
Gli aerei sono sottoposti a ispezioni che farebbero scoprire gli apparati per il rilascio delle scie. Ci sono state costanti e numerose smentite governative in merito, sebbene queste sarebbero state prevedibili anche nel caso di una vera cospirazione.
In risposta alle analisi condotte da Clifford Carnicom (la cui metodologia non è stata mai pubblicata), i metalli che sarebbero stati trovati nelle scie sono comunemente presenti in piccolissima quantità nei normali gas di combustione, e spesso derivano dal distacco di microparticelle metalliche facenti parti delle componenti mobili dei rotori o da impurità del carburante. Tuttavia, le concentrazioni dichiarate da Carnicom (per cui non sono disponibili riscontri) sarebbero superiori a quelle dovute alla normale usura dei motori.
Il rilascio di sostanze alle quote superiori ai 10.000 metri usate dagli aerei ha un comportamento non prevedibile, a causa della dispersione generata dai forti venti in alta quota. Inoltre, molte sostanze organiche e anche alcune sostanze chimiche verrebbero distrutte dalla temperatura dei gas combusti dell'aereo prima di distaccarsi dalle linee di flusso aerodinamico. I sostenitori della teoria affermano, tramite misure telemetriche amatoriali, che la quota di volo di queste operazioni è molto al di sotto del limite minimo di formazione di contrail; le misurazioni non sono state eseguite da enti di certificazione.
Secondo la termodinamica e l'aerodinamica, i diversi comportamenti delle scie di condensazione sono dovuti alle diverse condizioni meteorologiche (temperatura, pressione, umidità relativa e venti) riscontrabili a quote differenti, nonché al diverso tipo di motori usati dagli aerei:
in una zona più fredda i gas condensano rapidamente e formano scie compatte, in una meno fredda (o con gas più caldi) il tempo di condensa è maggiore e le scie sono più larghe; anche le scie compatte, a causa del moto browniano, tendono ad espandersi al passare del tempo, anche in assenza di vento (e in quota sono sempre presenti venti e correnti).
A seconda dei venti in quota (le condizioni in quota non rispecchiano quelle al livello del suolo), le scie possono allargarsi più velocemente o formare curve e ramificazioni (venti di direzione incostante).
Dato che l'atmosfera è un fluido non omogeneo, si possono avere zone in cui sono presenti le condizioni alla formazione di scie di condensazione adiacenti a zone in cui tali condizioni non sono presenti, con conseguente formazione di scie a tratti.
I reattori turbofan a doppio flusso creano scie di condensazione anche in condizioni in cui i vecchi turbofan a singolo flusso non le formano. I sostenitori della teoria affermano che tale differenza di comportamento sia dovuta alla differenza di composizione delle supposte scie chimiche rispetto alle normale contrail, ma senza produrre evidenza fisica a conferma di tale affermazione.

Fenomeni simili
Scia di fumo durante una esibizione delle Frecce Tricolori a Roma il 2 giugno 2006Le presunte scie chimiche non andrebbero confuse con altre forme normali di scarico di sostanze da aerei, come l'uso di diserbanti sui campi, la lotta agli incendi o la stimolazione di precipitazioni, sebbene il principio sia lo stesso.

Gli aerei militari o civili a volte scaricano carburante durante il volo, principalmente in caso di emergenze e quasi sempre in mare o in aree disabitate con un'operazione detta fuel dumping. I convogli militari in questo caso spesso sganciano anche il carico bellico, opportunamente disarmato e messo in sicura. Lo scarico è effettuato tramite ugelli posti sulle ali e ha il fine di alleggerire l'aereo per permettere un atterraggio in condizioni di sicurezza. Le evidenze di un fuel dumping, che può essere eseguito anche a bassa quota, possono essere simili a quelle di una scia di condensazione, ma la scia non origina dai motori dell'aereo.

Missione di disboscamento durante l'operazione Ranch Hand in VietnamDurante la guerra del Vietnam venne usato un defoliante con erogazioni a bassa quota, l'"agente arancio", per spogliare gli alberi delle zone di combattimento.

Durante spettacoli aerei spesso viene prodotto del fumo colorato tramite appositi pod posizionati sotto un'ala o in coda, o con una cartuccia colorata nel tubo di scarico dell'aereo. In questo caso il principio utilizzato è molto semplice e diverso da quelli solitamente associati alla teoria delle scie chimiche; si tratta di sostanze che a contatto coi fumi molto caldi del motore bruciano lentamente emettendo fumi che si mischiano ai gas stessi.

Gli aerei commerciali, anche se raramente, scaricano in volo i reflui della toilette. Questa pratica, oggi abbandonata e usata solo in casi di emergenza su vecchi aeromobili, può causare delle corte scie di cristalli di liquami congelati e luccicanti, o dei blocchi di materiale solido e ghiacciato. Sono documentati casi di danneggiamenti causati da questi eventi, noti come "blue ice".

Fertilizzanti e pesticidi sono a volte spruzzati sui campi con aerei, ma con voli a bassa quota. In alta quota l'effetto sarebbe nullo, data la presenza di venti tesi e imprevedibili.

Cessna 210 utilizzato per nebulizzare ioduro d'argentoLa pratica del cloud seeding con ioduro d'argento è usata in caso di siccità, specie negli Stati Uniti, per stimolare la pioggia. Lo ioduro condensa l'umidità e a contatto con il vapore delle nubi causa delle piogge, dove la componente chimica è tanto ridotta da essere innocua; tale metodo non genera la pioggia, visto che non crea le nuvole, bensì si limita a favorirla e, quindi non si tratta di un metodo di controllo climatico.


Interrogazioni parlamentari
Nonostante l'assenza di riscontri alle tesi delle scie chimiche e le ripetute smentite circa la fondatezza di tali tesi, in Italia il fenomeno è stato oggetto di diverse interrogazioni parlamentari. Le diverse interrogazioni hanno ricevuto come risposta un'ampia e circostanziata smentita da parte degli organi di governo interpellati .

Interrogazione al Governo italiano del 2 aprile 2003 (deputato Italo Sandi)
Interrogazione al Governo italiano del 3 febbraio 2005 (deputato Severino Galante)
Interrogazione al Governo italiano del 13 giugno 2006 (deputato Gianni Nieddu)
Interrogazione al Governo italiano del 20 dicembre 2007 (deputata Katia Bellillo)
Interrogazione al Governo italiano del 05 giugno 2008 (deputato Sandro Brandolini)
Interrogazione al Parlamento Europeo del 10 maggio 2007 (deputato Erik Meijer)
Interrogazione al Governo italiano 4-01044 del 17 settembre 2008 (deputato Antonio Di Pietro)
 
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