Grafologia

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arconte73
view post Posted on 3/4/2009, 20:05





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La grafologia è una tecnica che ha come finalità la descrizione delle caratteristiche di personalità di un individuo attraverso l'interpretazione della sua grafia. La validità e l'attendibilità di questa tecnica non sono ancora state dimostrate.




Caratteristiche
La metodologia d'indagine parte dal presupposto che la scrittura, superate le fasi dell'apprendimento, diventa un processo automatico, risultato delle risposte motorie ai neuroni. Il gesto grafico, quindi, viene interpretato come "gesto espressivo".

Tali risposte comportamentali non possono essere che uniche, come esclusive sono le esperienze emozionali degli individui. Da queste premesse deriverebbe la possibilità di interpretazione della scrittura per la descrizione della personalità umana, un'indagine che nella visione della scuola grafologica morettiana comprende anche l'aspetto somatico, sia dal punto di vista morfologico che espressivo. L'utilizzo della "grafologia somatica", tuttavia, è piuttosto marginale nelle ricerche e nella pratica attuale.


Storia della grafologia
Esistono moltissimi approcci allo studio della psicologia della scrittura. Si potrebbe quasi affermare che, almeno fno a pochi decenni fa, ogni studioso di grafologia che ha scritto il proprio manuale sia diventato automaticamente caposcuola di un nuovo approccio metodologico. Ciò è dovuto in massima parte al fatto che la professione di grafologo non è regolamentata da un albo professionale. Inoltre, pur vantando una storia ormai bicentenaria, la grafologia si è di fatto sviluppata in modo parallelo e spesso antitetico rispetto alle discipline psicologiche, per cui eccettuati alcuni tentativi non si è instaurato il meccanismo di controllo e di validazione che caratterizza le discipline scientifiche. Tale meccanismo prevede la condivisione di un linguaggio comune e l'enunciazione di leggi falsificabili, ovvero che contengano in sé gli strumenti di replicazione, in modo che la comunità scientifica (attraverso la pubblicazione delle ricerche su riviste accreditate) possa convalidare o smentire i risultati raggiunti.

Pur esistendo moltissime scuole grafologiche, di fatto oggi i vari approcci confluiscono in tre pricipali indirizzi: l'indirizzo francese, di Jules Crepieux-Jamin, il cui metodo fu successivamente sviluppato da Jean-Charles Gille-Maisani; l'indirizzo italiano, di Girolamo Moretti, il cui metodo viene ripreso e modificato da Marco Marchesan; l'indirizzo tedesco di Ludwig Klages, attualmente integrato con le intuizioni di W.H. Muller e A. Enskat.

In questi tre indirizzi confluiscono le teorie e le ricerche di alcuni tra i maggiori protagonisti della disciplina grafologica: va ricordato innanzitutto lo svizzero Max Pulver che ha introdotto l'interpretazione simbolica vettoriale della scrittura; poi la psicologa Ania Teillard, allieva di Jung, che ha introdotto l'inerpretazione analitica in grafologia; i neuroscienziati tedeschi Rudolf Pophal, William Thierry Preyer e i russi Aleksandr Romanovič Lurija e Nikolai Alexandrovic Bernestein i cui studi sul movimento e sulla neurofisiologia della motricità grafica hanno gettato le basi per una maggiore comprensione della comportamento grafico; lo scienziato Robert Saudek che ha approfondito sperimentalmente la categoria della velocità e dell'accuratezza.

Girolamo Moretti, il fondatore della scuola grafologica italiana, la definiva scienza sperimentale, perché ne fissò principi e regole attraverso esperimenti e pratica clinica.

La scuola francese è molto anteriore a quella italiana. Il suo fondatore fu l'abate Jean Hippolyte Michon che nel 1872 pubblica "I misteri della Scrittura". Allievo di Michon fu Jules Crepieux-Jamin (1859-1940) il cui testo "ABC della grafologia" riprende il lavoro del maestro rioragnizzandolo però in una visione più organica e sistemica.

Le due scuole, ovvero quella francese e quella italiana, differiscono profondamente, soprattutto perché la scuola italiana ha come caposaldo l'univocità della corrispondenza segno-carattere, mentre nell'ambito della scuola francese si ha un approccio prettamente gestaltista (il segno non ha motivo d'essere in quanto unico, ma si rifà al tutto (teoria del campo).



Non a caso, la grafologia, nasce come branca della fisiognomica; a Camillo Baldi spettò l'onore di essere ricordato come il primo "grafologo" grazie al saggio Trattato come da una lettera missiva si conoscano la natura e la qualità dello scrittore pubblicato nel 1622. Ma dovettero passare molti anni prima che illustri scienziati come Johann Kaspar Lavater nel suo Physiognomische Fragmente 1775 si accorsero della analogia fra linguaggio, scrittura e modo di camminare. La grafologia però è stata per secoli legata, in qualche modo, alla chiromanzia e alla astrologia e infatti ancora Les Mystères de l'écriture dell'abate Michon fu pubblicato con una lunga introduzione iniziale di un chiromante, Desbarrolles. La grafologia, facendo parte della semiotica, comunque, potrebbe essere stata influenzata dalla scuola stoica, visto che quest'ultima distinse fra segni e significati; inoltre un altro aggancio probante potrebbe essere quello con il misticismo ebraico che comprese il legame fra le lettere e la spiritualità e l'irrazionalità.


Principi della grafologia
Il primo principio è l'analogia fra il carattere e la scrittura; in fondo quando andiamo a comperare un vestito ne scegliamo uno adatto, e perciò in qualche modo simile a noi, quindi a maggior ragione la scrittura, manifestazione intima dell'uomo, non può che essere in relazione con le emozioni e le porta a galla inevitabilmente.

Il grafologo deve essere a conoscenza dello stato d'animo e le aspettative del soggetto nel momento in cui scrive; cerca di interpretare lo stato d'animo dello scrivente in base al tipo di movimento che sta alla base dell'atto grafico. Studia il tratto: la leggerezza o la pesantezza, la direzione curva o diritta, la nettezza dei bordi e così via.

Il grafologo deve capire lo stato di spontaneità o meno dello scrivente; spesso infatti l'autore tende a mascherarsi imitando un modello o cercando di fornire una certa immagine di sé.

Un altro principio fondamentale è il simbolismo, dato che i soggetti appartenenti ad una certa cultura condividono alcuni simboli fondamentali e la scrittura stessa proietta simboli collettivi o individuali. Il colore del foglio, del tratto possono essere un simbolo di uno stato d'animo ben preciso.


Psicofisiologia del gesto grafico

Metodi di indagine

Il metodo di indagine della Scuola Francese
La scuola francese divide la scrittura in sette generi: la pressione, la forma, la dimensione, la continuità, la direzione, la velocità, l'impostazione.

La forma e la dimensione consentono di distinguere lo scritto maschile da quello femminile così come il livello socio-culturale. Il grafologo dà inizialmente una valutazione generale dello scritto per stabilire se è regolare o irregolare, poi valuta le proporzioni della scrittura, delle parole, delle lettere, la personalizzazione delle forma, la vitalità del movimento, la pienezza delle forme e del tratto.

La pressione
Grazie alla pressione, o tratto, il grafologo capisce se la vita affettiva, psichica del soggetto è arida o ricca, sana o difficile. Osserva soprattutto la qualità, la leggerezza, la nettezza dei bordi e la tensione.

La dimensione
Il grafologo nota la grandezza poiché può essere proporzionata alle aspettative del soggetto, inoltre verifica la dimensione perché è relazionata anche all'autostima, infine controlla l'ineguaglianza della dimensione perché indica instabilità dei sentimenti.

La forma
Il grafologo indagherà sulla spontaneità della scrittura: lo scrivente può voler affermare i propri valori individuali o può allinearsi a stereotipi generalmente diffusi per uniformarsi a valori convenzionali. L'esperto deve considerare il rapporto fra l'avere e l'essere, l'apparire e il sentire.

La continuità
Il grafologo valuta le interruzioni nel flusso di scrittura, che possono attestare una maggiore o minore socievolezza, indipendenza, razionalità, intuitività.

La direzione
L'esperto analizza dove punti la scrittura: se in alto può significare uno stato di entusiasmo, se in basso ne può indicare uno di prostrazione; la scrittura sinistrogira manifesta egoismo, mentre quella destrogira significa partecipazione generosa.

La velocità
Non è facile stabilire la velocità della scrittura anche se un tracciato stretto, una pressione esagerata, una punteggiatura esatta la rallentano.

L'impostazione
L'esperto verifica la disposizione della scrittura nel foglio: se la scrittura è chiara e leggibile dimostra una certa sicurezza dello scrivente, altrimenti può significare una sorta di anarchia o di pigrizia.

Il movimento
Lo specialista vaglia se la personalità è pronta a prendere iniziative personali oppure no, se è dinamica o abitudinaria.

La firma
Il grafologo controlla se la firma mostra segni di diversità dal resto della scrittura, nel caso affermativo emerge una conflittualità; è importante la posizione della firma, se in alto, al centro, a sinistra e così via; significativa è anche la distanza dal testo.


Il metodo d'indagine della Scuola italiana
La scuola italiana si approccia all'analisi attraverso tre momenti:

Giudizio globale
La grafia viene inizialmente valutata nel suo insieme, per coglierne con un colpo d'occhio la struttura. Ci si riferisce qui a categorie generali come l'ordine/disordine, leggibilità/illegibilità, omogenerità/disomogeneità...

Analisi
L'analisi consiste nella rilevazione dei segni secondo la semiotica grafologica. Una volta rilevati, avviene la quantificazione: il grado di intensità o di presenza percentuale del segno viene misurato in centesimi (scuola marchesaniana) o in decimi (scuola morettiana). Va comunque precisato che questa misurazione non deve essere matematica ma una distinzione tra media, sopra media e sotto media. Nella scuola morettiana i segni vengono poi classificati come sostanziali, modificanti o accidentali (in riferimento alla loro importanza rispetto alla struttura della personalità) e come fautori, contrari, indifferenti (rispetto alla dinamica intrapsichica).

Sintesi
Una volta individuati i segni più caratterizzanti(segni sostanziali con il grado maggiore) e compresa la loro dinamica (fautori/contrari), si effettua la combinazione, ovvero l'aggregazione in sindromi dei diversi segni secondo il loro significato psicologico. In termini più testistici, la combinazione rappresenta la convergenza degli indici. Effettuate le combinazioni nelle diverse aree psicologiche (capacità cognitive, funzioni esecutive, gestione degli impulsi, delle emozioni...), si effettua il profilo.


Differenza tra analisi grafologica e perizia grafica
La grafologia differisce dalla perizia calligrafica in quanto la grafologia si occupa della personalità del soggetto, mentre la perizia calligrafica è una comparazione scientifica di segni grafici allo scopo di stabilirne giudizialmente la autenticità e la riconducibilità all'autore. Le perizie calligrafiche si conducono utilizzando strumenti di precisione quale il microscopio stereoscopico digitale, onde poter studiare la pressione della scrittura. La pressione della scrittura è un indice per individuarne l'autore in quanto una persona scrivendo in velocità non riuscirà mai ad emulare la pressione grafica di un'altra. Altri strumenti indispensabili sono la lampada di Wood, per evidenziare potenziali cancellature o scolorinature, e la fotografia all'infrarosso, per identificare scritture sovrapposte di diverso colore (come nei quadri). Esistono oggi ulteriori mezzi sofisticati per lo studio dei falsi in scrittura: metodi computerizzati ed addirittura strumenti a base nucleare.


Critica alla grafologia
Stando a pubblicazioni autorevoli, la grafologia non sarebbe in grado di determinare in maniera affidabile le caratteristiche personologiche del soggetto.Diversi tentativi di validazione della tecnica grafologica hanno dato risultati scarsi o più spesso nulli, motivo per il quale a tutt'oggi la grafologia non viene annoverata tra le tecniche psicodiagnostiche e ne viene sconsigliato l'utilizzo nell'ambito della selezione del personale.


LA PARTE PIU' NASCOSTA
DEL PROPRIO IO E LA
GRAFOLOGIA

a cura di NATURAMEDICA






Molti studiosi della Medicina Olistica o comunque non convenzionale si sono avvicinati alla grafologia clinica dopo che hanno scoperto che l'integrazione delle loro conoscenze con lo studio della grafologia era come mettere una marcia importante alla loro capacità di interpretare le problematiche complesse che tanti casi clinici mostrano.

Purtroppo sono poche le scuole di Omeopatia che hanno adottato questa strategia nel loro piano di studi che comunque è rimasta ancora retaggio di scuole prestigiose come quella che è conosciuta in campo Internazionale e l'unica che è parte integrante all'Università di Urbino, centenaria Università.

In questa famosa scuola di Omeopatia vengono integrati e decodificati tutti gli assetti delle conoscenze della specie Umana, secondo codici e modelli integrati delle Costituzioni della Omeopatia ,della Medicina Tradizionale Cinese e dei rapporti assoluti con il carattere ed il Temperamento Umano che, come dice il BORNORONI-Preside della facoltà- il carattere è una parte importante del nostro Io, tuttavia modulabile dalle influenze esterne socio-ambientali, il Temperamento è un tratto gen etico proprio della individualità Umana geneticamente predisposto e trasmesso non sensibile alle influenze socio-ambientali .

In nessuna scuola di Omeopatia lo studio Costituzionale e la
Metodologia Omeopatica, la decodifica di ogni segno e tratto
psicosomatico, l'integrazione con la struttura degli elementi e delle sostanze Naturali in uso in Medicina Olistica è cosi perfetta. La prova è data dall'osservazione del piano di studi che tra l'altro prevede piu di un esame di Grafologia clinica, insegnamento affidato ad un grande degli studi grafologici in campo Nazionale ed Internazionale: Nazareno PALAFERRI, frate cappuccino, tra l'altro Preside della famosa scuola superiore di Grafologia di Urbino. Le lezioni di questo uomo, sopraffatto dal logorio degli anni che porta addosso con grande dignità - più che ottantenne - fin quando era in buone condizioni fisiche , erano un viaggio all'interno dei meandri della personalità remota di ognuno di Noi, portati in superfice ed osservati con tranquillità e rispetto dell'essere Umano.

Ma cosa è la grafologia?

Tutti sappiamo scrivere, eppure questa è la nostra prima scommessa, un esame che ci coglie quando con il vestitino blu pulito e stirato dalla mamma, con la cartella e le penne pronte, ci incamminiamo verso la scuola dove ci si insegneranno i codici di queste lettere tutte uguali, che servono per imprimere il pensiero. All'inizio sarà difficile, ci vorrà molta molta pazienza nella costruzione della singola lettera e dell'intera parola, svincolata dal significato della singola frase; con il passare del tempo la mano e il movimento saranno sempre piu automatici e spontanei e a poco a poco si intravederanno differenze e assunzioni di aspetti grafologici del tutto personali. Quello che ognuno chiama bella o brutta grafia è il risultato degli impulsi che il cervello manda al tratto grafico; il grafologo è un tecnico che decodifica ogni singolo segno per poterlo interpretare nella sua globalità.

Dentro la grafia ci stà l'intero nostro Io, che non può nascondersi, perché effettuato e portato fuori dal tratto grafico come un vero e proprio tracciato elettroencefalografico, dove al contrario delle singole attività del nostro cervello in piu sono viste e osservate tutte le sfaccettature piu remote che spesso risultano subliminali allo stesso paziente .

L'Omeopata non è certo un grafologo, per esserlo sono necessari
decenni di studi specifici e mirati, ma è un professionista che integra le sue conoscenze cliniche con le specifiche informazioni che possono essere fornite ove occorra dall'osservazione clinica d tali tratti grafici.

Le informazioni saranno importanti ad esempio per individuare una depressione mascherata oppure una schizofrenia latente o disadattamenti, oppure tanti disagi che ad esempio l'adoloscente non mostra e quasi sempre nasconde; tutte queste si integrano con la ricerca dell'esatto tipo costituzionale o Biotipo, che è la scienza Antropologica ed Antropomorfo psicologica della nostra specie Umana, per facilitarsi l'inquadramento quando raramente l'osservazione del paziente e dei suoi segni e sintomi non è cosi chiara.

Tutto ciò comporta soprattutto Amore per gli altri, Amore della
ricerca del vero significato e causa della malattia che spesso è
completamente distaccata dalla singola causa organica ed è parte
finale di un cammino lungo dettato e orchestrato dall''invecchiamento che la struttura costituzionale e le meiopragie , cioè le predisposizioni individuali che sono vincolate e subordinate alle Costituzioni biotipologiche, nascondono. Nella seconda parte inizierò a parlare del tessuto grafico , integrandolo in un quadro clinico nella maniera maggiormente esemplificativa e speriamo anche divertente.

Dr Giuseppe PARISI
Palermo- Terni- Milano
www.giuseppeparisi.com
tel.328/8830909






Ritornando sui nostri passi, nella prima parte abbiamo visto come una persona, dal momento in cui inizia a scrivere in poi, acquisirà una grafia personalizzata, quasi individuale, non è un caso che spesso tra parenti e amici, quando ci si lascia un bigliettino manoscritto si riesce ad individuare l'autore osservando l'impronta della grafia come fosse una fotografia, dicendo questo è stato scritto da Lui o da Lei.

Questo è un sistema di identificazione assai preciso, soprattutto se si impara a decifrare ogni simbolo del tessuto grafico. Certamente lo scopo di questi articoli non va in questa direzione, ma è orientato a dare una possibilità nel saper gestire e migliorare la personale capacità di osservazione, che non è strutturata nel tessuto grafico, ma saprà spaziare nella dimensione dell'intera conoscenza dell'essere Umano .

Nel tentativo di essere il più chiaro ed esemplificativo, l'espressione grafica, cioè il tessuto grafico, l'impronta dello
scrivere che lasciamo sul foglio, non è solo il frutto del Temperamento della persona ma è anche una modulazione continua dei diversi aspetti e delle diverse risultanze che la vita quotidiana fa trasparire ed imprime nel nostro tessuto grafico. Quindi prima di iniziare a parlare e a decifrare i simboli del tessuto grafico è strettamente necessario valutare il significato di Costituzione , Temperamento, Carattere.

Cosa è una Costituzione? La Costituzione è un grande serbatoio dove all'interno sono contenuti e si esprimono tutti i segreti della specie biologica Umana e non solo. Anche gli animali, per quanto a molti può sembrare strano sono come Noi Umani, anche loro hanno Costituzioni, Temperamenti e Caratteri soprattutto quelli più a contatto con l'Uomo, cani e gatti. Tutto ciò significa che l'assetto della Natura si esprime già a partire dal concepimento di ogni essere Vivente e dalla strutturazione embriogenetica.

Molti, fra quelli che amano gli animali, hanno in casa Cani o Gatti, molti di Voi ne hanno avuti più d'uno e sicuramente avrete notato che non tutti gli animali sono uguali nel comportamento. Tante volte l'amore è cosi grande per questi amici che si entra in simbiosi con loro, qualcosa che chi non prova non riesce ad avvertire del tutto, a volte meravigliandosi di tutto ciò.

A differenza della Medicina Allopatica, tutte le altre Medicine occidentali ed Orientali si impostano sulla conoscenza profonda della specie Umana: in un assetto Costituzionale la Ayurveda, la Medicina Tradizionale Cinese, l'Omeopatia , la Omotossicologia, la Medicina Tibetana, insomma la Costituzione è l'elemento primario per capire ed organizzare qualsiasi approccio di tipo diagnostico e quindi dopo Terapeutico. Questa Costituzione non è una espressione casuale, ma è una derivazione genetica che si esprime già dal concepimento; infatti l'assetto Costituzionale di una persona nasce già dallo sviluppo Embriogenetico e l'influenza di una o più parti sulle altre daranno vita a Costituzioni diverse che esprimeranno diversi Temperamenti.

Nel tentativo di essere più esemplificativo, la Costituzione è come uno scheletro di una casa, costruito in un modo particolare e quindi immodificabile. Se le stanze di questa casa saranno costruite in una certa maniera, si vivrà diversamente rispetto ad una altra casa.

Le Costituzioni sono chiamate in modo diverso a seconda del tipo di Medicina, in effetti mostrano lo stesso tipo Biologico o Biotipo: ad esempio un Entoblastico in qualsiasi altra Medicina sarà sempre un Entoblastico anche se si chiamerà in modo diverso, assumerà le caratteristiche Costituzionali Temperamentali , Diatesiche e un certo assetto Caratteriale che è uguale in ognuna di esse. Ad esempio in Medicina Tradizionale Cinese un tipo Acqua ha tutte le stesse caratteristiche del tipo Entoblastico, oggi si sa che è la stessa Costituzione, la stessa regola vale per la Medicina Tibetana o per la Ayurveda.

Osserviamo da vicino una Costituzione. Essa si sviluppa già dall'Embrione e viene successivamente modulata sia dall'impronta genetica della mamma e del papà, che anche dalle successive energie espresse dalla madre in tutto il periodo della gestazione; su questo argomento si potrebbe scrivere un libro intero ma correrei il rischio di andare fuori tema, quello che vorrei trasmettere è che che il frutto del concepimento non inizia a captare emozioni dopo la nascita, ma dal preciso momento dell'incontro tra spermatozoo e ovulo, dal quel momento si intrecciano aspetti di differenziazione millenaria dove il risultato sarà un esatto Biotipo che è la risultanza comunque delle energie Costituzionali e Temperamentali dei genitori; inoltre alla madre tocca un ulteriore compito che la Natura ha voluto dare: quello di continuare a trasmettere emozioni e stati d'animo, non solo questo, ma anche di trasmettere quello che Noi esperti di Medicina Olistica chiamiamo energia vitale, che è la parte più nobile del Temperamento o Biodinamismo che è legato all'assetto psicoendocrino della persona.

Nella terza parte prima di iniziare a chiarire i segni grafologici,
sarà necessario dare un rapido e semplice esempio descrittivo dei Biotipi, per poi identificarli nel tessuto grafico con la certezza e la speranza di effettuare il tutto con esempi semplici e forse anche divertenti.



Dr. Giuseppe PARISI




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