il simbolismo del dollaro

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arconte73
view post Posted on 12/3/2009, 23:21




Il Grande Sigillo degli Stati Uniti d’America è forse uno dei simboli esoterici maggiormente evidenti sulla banconota da un dollaro: una moneta che viene riconosciuta e scambiata nei mercati di tutto il mondo e che da molti decenni influenza fortemente i destini economici e finanziari del pianeta.
Questa funzione dominante di moneta internazionale sembra essere consapevolmente determinata proprio dagli ambiziosi elementi simbolici del sigillo, come se i suoi disegnatori ne avessero previsto ed auspicato il futuro.
Con il mistico e brillante occhio nel triangolo in alto si mette immediatamente in evidenza l’approvazione divina della “missione” americana nel mondo: ANNUIT COEPTIS (”è propizio all’impresa”) significa che dall’alto si approva l’inizio della costruzione di un nuovo ordine mondiale, quasi una seconda Creazione, che veda dominare i princìpi illuministi che sono stati alla base della nascita della nazione nordamericana.
Il triangolo divino sovrasta, infatti, una piramide che reca incisa alla base la significativa data MDCCLXXVI (1776) in cui gli Stati Uniti proclamarono la loro indipendenza.
Una data indicativa anche per la numerologia, visto che
1+7+7+6=21
e che 21 è il numero del Tarocco chiamato il Mondo.
Per gli esoteristi che elaborarono l’emblema, la nazione che nasceva in quell’anno era chiaramente destinata a dominare il mondo, con i suoi princìpi, il suo ordine e la sua moneta.
Eppure i simboli del dollaro parlano ancora: tredici file di mattoni formano il tronco della piramide, come tredici erano gli Stati della colonia che si ribellò, come tredici erano le stelle e le strisce della prima bandiera che tanta fortuna ebbe nei secoli successivi.
Tredici, inoltre, è il numero dell’Arcano senza nome, e quindi un chiaro segno di rinnovamento; significa la fine di un ciclo e l’inizio di un nuovo ordine, come la scritta in basso, senza possibilità di equivoci, dichiara esplicitamente:
NOVO ORDO SECLORUM
Ma, se le file sono tredici, ne consegue che, fra la prima fila di mattoni con la data dell’indipendenza ed il triangolo celeste, simbolo dello Spirito, ci sono dodici gradini, a rappresentare, come i dodici segni dello Zodiaco, la totalità del mondo della Materia.
Come per gli antichi Egizi, la piramide è l’espressione della possibilità di trascendere il limite stesso della morte, ma stavolta tramite la scalata dei gradini illuminata dalla ragione.
Gli Stati Uniti ed il dollaro nascono così sotto gli ottimi auspici di un occulto disegno che affida loro una speciale missione internazionale.
Si è molto discusso se questo sigillo sia stato effettivamente l’emblema dell’esoterico “Ordine degli Illuminati”, mentre la ricorrente ipotesi di complotti di potenti società segrete ha fatto scrivere i cosiddetti fiumi d’inchiostro ancor prima che Dan Brown ne sfruttasse abilmente il fascino con il suo popolare Il Codice Da Vinci.
Si presume addirittura che la stessa pianta della città di Washington sia stata progettata secondo geometrie gnostiche che richiamano i suddetti mistici simboli. Ciò è forse plausibile, mentre i complotti planetari sembrano più essere un abile frutto della fantasia letteraria.
Di sicuro sappiamo che l’Ordine degli Illuminati è esistito: era una società di carattere gnostico-razionalista fondata nel 1777 in Germania e che è sopravvissuta con alterne fortune nei secoli successivi, avvicinandosi alla ritualità magica dell’occultista Aleister Crowley. Questa setta aveva una forte impronta filosofica di stampo illuminista e massonico, ed ebbe un certo ruolo anche politico nella storia europea ed americana del XVIII secolo, ma si sviluppò poi con una maggiore propensione alla speculazione esoterica ed al misticismo.
Per questa associazione i simboli avevano un’importanza capitale e presumibilmente è fra gli Illuminati del ‘700 che dovremo cercare i patrioti americani che ottennero di perpetuare le loro mistiche allegorie con il Grande Sigillo; lo stesso che fu poi stampato integralmente e diffuso in tutto il mondo dalla fortunata banconota da un dollaro.

Giovanni Pelosini

(pubblicato in «AstroMagazine», novembre 2005)



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Sul lato destro della banconota da un dollaro campeggia l’aquila del retro del Grande Sigillo degli Stati Uniti d’America, di cui si è parlato diffusamente sopra.
Anche questa immagine è ricca di significati esoterici, numerologici e simbolici propri sia della cultura umanistica e liberale settecentesca che li produsse, sia di quella autoctona dei nativi americani.
In alto spicca una figura irradiante luce ed energia come un Sole, che, ad una più attenta osservazione appare una composizione geometrica perfetta di tredici stelle, con un’ulteriore chiarissima allusione alle tredici colonie che fondarono gli Stati Uniti.
Questi tredici punti brillanti sono posizionati come due tetractys pitagoriche intrecciate, una con la punta rivolta verso l’alto ed una con la punta verso il basso. La tetractys forma un triangolo come composizione di dieci punti, simbolo della perfezione: 4 alla base, 3 al secondo livello, 2 al successivo ed 1 al vertice (4+3+2+1=10). Nove stelle formano così i lati di tale triangolo ed una stella centrale è il fuoco principale della figura. Si noti inoltre che ogni lato del triangolo è composto da 4 stelle, cosicché si può ricavare il mistico numero 12 (4×3).
I numeri magici abbondano come simboli mistici di una trascendenza che va oltre il significato immediato dell’immagine.
Ma non è tutto, perché, come si è detto, le tredici stelle formano due triangoli equilateri sovrapposti e questa figura è ben nota come Sigillo di Salomone, o meglio come Scudo di David: la ben nota Stella a sei punte che può essere un’allegoria della simbolica fusione dei princìpi sessuali opposti (l’armonizzazione dei contrari Acqua e Fuoco) ovvero della simmetria dell’essere umano, in cui la parte sinistra ne costituisce l’aspetto femminile, recettivo ed intuitivo, mentre la destra è la parte maschile, razionale ed analitica. Un simbolismo che si ritrova in India e che è una chiara allusione allo Yoga di tipo tantrico ed alla magia sessuale di molte sette gnostiche anche occidentali, vicine all’Ordine degli Illuminati.
Ad un livello più alto, il simbolo dei due triangoli può essere inteso come l’interconnessione dello Spirito e della Materia, uniche verità eterne dell’Universo rivelate nell’emblema del quarto Chakra.
Le tredici stelle irradiano all’esterno formando una circonferenza di diciannove nuvolette brillanti che, prese nella loro unità, inneggiano al Sole ed al suo simbolo: il XIX Arcano. Il significato è ancora quello dell’unione degli elementi costituenti e della forza che ne deriva.
Lo stesso concetto è riproposto dalla scritta tenuta nel becco dall’aquila:
“E PLURIBUS UNUM”
La stessa aquila regge saldamente con gli artigli 13 frecce ed un rametto di alloro (simbolo solare) con 13 foglie e tredici bacche, mentre sul suo petto si mostra un grande scudo con 13 strisce (6, numero sacro a Venere, nella bandiera sono rosse e 7, numero magico dell’armonia fra Cielo e Terra, bianche). La sua coda è invece composta da 9 grandi piume, come i nove punti del perimetro della tetraktys.
Questo maestoso animale araldico è l’aquila dalla testa bianca, tipica dell’America settentrionale e simbolo, per tutte le popolazioni indigene, del potere del Grande Spirito.
I nativi americani vedevano nel volo dell’imponente aquila nel cielo una possibilità di contatto con il Divino, un simbolo di illuminazione, di grande potenza, di dignità, di estrema libertà e di gioia.
La visione dall’alto è una visione allargata della Realtà e le piume dell’aquila sacra sono ancora considerate potenti strumenti di “medicina” dagli ultimi uomini sacri delle tribù.
La commistione sincretica di simboli e di concetti, che si realizzò nel sigillo raffigurato sulla banconota da un dollaro, esprime quindi una mistica ricerca di unione fra i popoli che contribuirono a formare la grande nazione americana: è il complesso emblema di un ideale di libertà e di unione che affonda le sue radici in un secolo in cui si credeva fortemente nella Ragione e nella sua capacità di illuminare l’umanità guidandola verso la sua evoluzione.
La fortuna plurisecolare del dollaro e degli Stati Uniti d’America è dunque ben radicata nei loro ambiziosi simboli augurali; la responsabilità di essere all’altezza di questi ideali è principalmente dei cittadini di questa grande nazione, ma anche degli uomini liberi di tutto il mondo, siano essi considerati come singoli individui o come collettività.

Giovanni Pelosini


 
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